Libri Liberi – Irma Bloom

di Valeria Fenudi – 

C’era una volta la St’art che si occupava di dare forma a progetti editoriali, di stampare cataloghi di pregio, di seguire con i tempi giusti la creazione di un prodotto cartaceo, dalla fotolito, alle prove di stampa, allo scambio – spesso conflittuale! – con la tipografia. Erano progetti stimolanti, dove non si finiva mai di imparare gli uni dagli altri. Io ho sempre trovato tanto affascinante dare vita ad un progetto il cui risultato finale, che era sempre una sorpresa, dipendeva da tantissimi fattori: la sapienza, l’attenzione, la dedizione, l’amore per il lavoro, l’incontro con i fornitori.

In particolare creare un libro era per me esaltante, per come la creatività dovesse essere empatica con l’autore e con l’argomento trattato e la preparazione dovesse essere completa per ottenere un ottimo risultato finale.

Il libro era ed è per me un oggetto che vive, un potente veicolo di trasmissione tra noi e i nostri sensi.

In questa ottica vorrei parlare di una designer olandese, che è di massima ispirazione per me, per la mia passione: Irma Bloom.

I suoi libri sono veri capolavori di progettazione, dalla comprensione profonda del contenuto all’architettura della forma: ogni dettaglio ha una logica di fondo e la sua ricerca la porta al limite della fattibilità, sperimentando tecniche nuove e mai viste… vere e proprie esperienze sensoriali.

Bloom mira infatti, in totale contrapposizione con il mondo digitale, a creare un coinvolgimento fisico totale: il libro è un viaggio di scoperta, che non è mai scontato. Per Chanel ha realizzato un libro “Chanel N°5″, dove le 300 pagine di cui è composto non hanno testo stampato con inchiostro, ma sono completamente bianche, con testi e immagini a rilievo.

“Chanel n. 5”: libro capolavoro di Irma Bloom.

Un altro libro concettuale ,“The Road Not Taken”, è un’immersione olfattiva: gli inchiostri sono mescolati con una base di brodo di manzo, la carta è quella da filtro per caffè.

In altri casi il libro è un percorso di ricerca: non ci sono numeri di pagine, non esiste un ordine cronologico o è invertito, le pagine possono nascondere motivi da svelare… ogni dettaglio è studiato per creare la massima partecipazione.

Think Book: il libro senza ordine di lettura.

Provo tanta ammirazione per questa artista, per la sua incredibile immaginazione, applicabile al concreto, ma anche per la sua forza: ho letto che non si lascia mai influenzare o guidare nelle sue scelte, pretende – e ottiene – dal committente la massima libertà di esprimersi… questo è il sogno di ogni grafico con l’anima. Lei lo ha realizzato e ora i suoi libri-capolavori sono esposti al MOMA di New York. Chapeau!

Le immagini sono tratte, rispettivamente, da:
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