Sogno animale – Michael Sowa

di Valeria Fenudi – 

Molti avranno presente il film del 2001 “Il favoloso mondo di Amèlie” (di Jean-Pierre Jeunet), qualcuno ricorderà i quadri attaccati alle pareti della camera da letto della protagonista, pochi sapranno chi ne è l’autore: si tratta di Michael Sowa, pittore e illustratore tedesco, molto noto in Germania.

Io l’ho scoperto per caso qualche anno fa, frequentando un work-shop di creazione di albi illustrati per bambini: ho trovato, navigando su internet, un libro (quasi introvabile purtroppo, io l’ho comprato usato), ”Esterhazy: storia di un coniglio” di Einaudi, illustrato da Michael Sowa appunto. È il racconto di un coniglio aristocratico, della numerosa famiglia degli Esterhazy: rimasto molto piccolo – perché si ciba solo di dolci anziché di verdura – viene mandato dal Principe capo-famiglia a trovare una grande moglie a Berlino, dove inizieranno tutta una serie di avventure. La prima immagine che ho visto è quella del coniglio davanti allo specchio  (v. Gallery) che si prova una specie di pareo leopardato troppo grande per lui… tenero e struggente! Quello che mi ha colpito è stato l’accostamento tra lo stile e la tecnica (olio su tela) tradizionali e lo sguardo surreale dell’autore, che mi è sembrato quello di un bambino, che vive la magia di un momento ma senza stupore, con naturalezza, perché anche lui è lì dentro, con il coniglio, a sentire l’incanto del mondo.

Da lì è iniziata la mia ricerca frenetica di tutte le altre illustrazioni del libro (ne allego alcune nella Gallery) e di tutta la produzione di Sowa: il leitmotiv è il rapporto dell’uomo con gli animali – che sono come gli uomini però – e davvero non c’è da meravigliarsi di trovarsi su una barca durante una tempesta soli con un gorilla, o di intravedere – imbrattato – un maialino in un piatto di minestra, o svegliarsi all’alba davanti ad un divano azzurro dove riposano un pavone, una pecora, un gallo, un gatto, una rana, un’oca osservati da due civette e un maiale… e ancora c’è da vedere una signora elegante che verso sera porta al guinzaglio una grossa falena, un uomo nella quiete del suo salotto che legge un giornale in compagnia del gatto mentre fuori dalla finestra volano pinguini… e via e via: io non smetterei mai di guardarli, e mi sembra adorabile che Sowa ci chieda di osservare che tutte le creature sono insieme nel mondo, unite dentro un grande sogno da capogiro, che non è utopia, ma ricerca di una visuale feconda, sghiribizzo vitale della realtà.